Dall’informazione al dialogo: la community sul web


Da oltre un decennio a questa parte il world wide web è cresciuto notevolmente. Nato come mezzo per la diffusione e la condivisione delle informazioni, oggi si è evoluto in un “luogo” virtuale dove le persone possono interagire abbattendo i confini del tempo e dello spazio.
Tra gli aspetti principali che hanno contribuito a questo sviluppo troviamo gli strumenti di messaggistica che hanno favorito la comunicazione tra gli utenti, ovvero: sistemi di instant messaging, liste di discussione, forum, newsgroup, blog, ecc.
Internet, che a differenza dei mass media tradizionali è definito come strumento di comunicazione molti-a-molti, ha assunto così un ruolo demassificante, facilitando le interazioni sociali su livelli impensabili fino a pochi anni fa. Ma ciò che ha veramente permesso agli utenti della rete accomunati da uno stesso interesse, di ritrovarsi “in comitiva” proprio come accade nella vita reale, è la “community”.
Il termine “community”, o comunità virtuale, è diventato di uso comune coinvolgendo persone di ogni età, cultura e condizione diverse che condividono conoscenze ed esperienze personali. Tale aggregazione non è legata al luogo o al paese di provenienza. Infatti, trattandosi di una comunità online, chiunque e ovunque si trovi può parteciparvi.
Esistono diverse tipologie di community ma a seconda del target a cui si rivolgono possiamo suddividerle in comunità sociali oppure comunità professionali. Alla prima categoria appartengono utenti che sviluppano un forte senso di appartenenza grazie alla condivisione del comune interesse per lo stesso prodotto/servizio o attività (professionale, culturale, ludica, sportiva, ecc.). In queste comunità gli aderenti non trovano solo informazioni utili, ma si adoperano con costanza per condividere informazioni e soprattutto per scambiarsi le idee.
Le comunità professionali invece nascono principalmente dalle iniziative di soggetti (aziende franchisor, imprese, professionisti, ecc.) che hanno l’obiettivo di mettere in comunicazione i loro interlocutori (franchisee e potenziali tali, oppure professionisti addetti ai lavori) per avere accesso ad informazioni tecniche e notizie a loro dedicate.
Comunque, in entrambi i casi, l’obiettivo principale consiste nel favorire l’interazione fra i vari utenti creando un valore di legame proprio nel marchio o nel prodotto/servizio, facendo leva sulla ricerca di autenticità e stimolando legami emotivi, passioni condivise, esperienze simili.
La community diventa un’altra leva del web marketing che si traduce in un potente strumento di fidelizzazione. Chi meglio di un utente soddisfatto può fare promozione a un prodotto o servizio? Il concetto di comunità intorno a un bene o a un servizio concepito come d’elite enfatizza, quindi, l’importanza della costruzione di identità comuni e del senso di appartenenza. Il proliferare delle comunità virtuali è la dimostrazione del crescente bisogno dei consumatori di riconoscere in un prodotto, uno status symbol o il catalizzatore di uno stile di vita che stimoli il ripristino di un legame comunitario, emozionale, profondo, un vero e proprio “senso di comunione”.
La community è uno strumento di comunicazione non convenzionale integrata, orientato allo sviluppo e alla diffusione del marketing tribale.
La community nasce anche con l’obiettivo di costruire un canale aperto da affiancare ai sistemi di intranet esistenti per la gestione interna ed esterna dell’organizzazione aziendale a cui fanno riferimento. Tra aziende e consumatori si instaura un dialogo che rafforza il loro rapporto andando ben oltre la condivisione di una piattaforma.

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]