Il futuro è touch


Il successo clamoroso della diffusione dei tablet e degli iPad fa riflettere sull’impatto che possono provocare nel mondo della comunicazione.
Questi sono strumenti mobili always-on, sempre collegati alla rete, che permettono di navigare, giocare, comunicare, lavorare senza restare seduti davanti al computer di casa o dell’ufficio o senza dover trafficare per accendere, aggiornare e collegarsi a internet.
I risultati di uno studio pubblicato da Gartner, società di ricerca specializzata nel settore tecnologico, dimostrano che nel 2010 le “tavolette” digitali nel mondo abbiano raggiunto quota 19 milioni, con una previsione di 208 milioni per il 2015.
Un boom davvero impressionante per quello che, di fatto, questi nuovi media hanno nell’ambito dei contenuti e della pubblicità.
Sì, perché con l’iPad e i tablet nasce una nuova famiglia di terminali pensati appositamente per la fruizione di contenuti multimediali da internet, che, rispetto al pc, ha una modalità di accesso più semplice, seducente e affascinante. Un’emozione inedita che, con il touch[1], apre la porta a un universo di esperienze “illimitate” costituito dalle centinaia di migliaia di applicazioni disponibili.
Ormai i dispositivi si controllano con un tocco: niente più tasti e i pochi rimasti, come quello di accensione, sono spesso spostati sui bordi del dispositivo. Con la semplice pressione di un dito sullo schermo, è in grado di riconoscere il movimento e permette all’utente di impartire comandi, come sfogliare, far scorrere, avvicinare e allontanare.
Si attiva così una relazione fisica, di totale fusione e la caratteristica di interagire con le applicazione e i contenuti in maniera ludica ed esplorativa scatena la voglia di usarlo, la voglia di navigare sul web, leggere e inviare e-mail, ammirare le foto, guardare video, ascoltare musica, giocare ai videogame, leggere e-book e tantissimo altro ancora.
Ciò avviene in maniera identica per tutti gli user, senza distinzioni generazionali.
La conseguenza è una disponibilità spiccata a percepire la seduzione anche dei contenuti pubblicitari, con una considerazione fondamentale: il lettore medio spende 100 minuti al giorno per leggere il giornale sull’iPad contro i 55 minuti della carta stampata ed i 5 del web.
Durante la recente presentazione dei risultati dell’Osservatorio su New Media & Tv del Politecnico di Milano, è emerso che il settore dei media, dopo un 2009 che a causa della crisi economica mondiale aveva perso circa il 10% del giro d’affari, nel 2010 fa registrare una crescita positiva superiore al 3%.
Se poi si focalizza l’attenzione su quelli digitali (Sofa-Tv, Internet e Mobile)[2] emerge una crescita complessiva del 9%.
Il motivo che favorisce l’impatto della pubblicità sui nuovi dispositivi sembra risiedere soprattutto nella caratteristica di essere percepito come ambiente magico e rassicurante.
Tra pubblicità su carta e pubblicità su web, il tablet e l’iPad sembrano delineare una terza via, che sfrutta la disponibilità a “lasciarsi sedurre”.
L’impatto della pubblicità sconfina tra reale e virtuale, rafforza il potenziale evocativo delle immagini, i colori vividi, e la memorabilità rispetto alla carta stampata.
Per sfruttare al meglio le opportunità offerte da questi nuovi media, occorre sperimentare velocemente e apprendere criticamente dalle esperienze, per mettere a punto una strategia multicanale che li sappia utilizzare per portare valore a quello offline tradizionale.
Questa dei tablet e degli iPad è una storia analoga a quella che la televisione rappresentava negli anni ‘50: un bene di lusso in possesso di pochi, che si è trasformata oggi in un bene di largo consumo e alla portata di tutti.
La comunicazione on-line sotto braccio ti segue ovunque!
Partecipazione
e condivisione sono le parole chiavi che stanno trasformando velocemente la rete intera e nel marketing mobile s’investono numeri sempre più alti.
L’attenzione si concentra sulle iniziative inserite in più ampi progetti di comunicazione multicanale, con forte attenzione alla relazione con tutti gli strumenti più innovativi: e-book reader, tablet, navigatori ecc.
Qualsiasi tipo di campagna (da quelle pubblicitarie, ai concorsi a premi; dalle offerte speciali al download di servizi o giochi, ecc.) focalizza l’attenzione sul nuovo concetto di “engagement”. L’utente/consumatore è al centro dell’attenzione. L’obiettivo è quello di suscitare il suo interesse, stimolarne il coinvolgimento e conquistare la sua fedeltà, per costruire una relazione stabile e di lungo periodo.

[1] Il touch screen, o schermo tattile, è una tecnologia hardware che permette di usare come strumento di puntamento il dito dell’utente.

[2] * Sofa-Media, quelli basati sulle piattaforme televisive digitali (Sat Tv, DTT, IpTv e Connected Tv) e fruiti mediante schermo televisivo “tradizionale” (che chiamiamo mondo Televisore-centrico);
* Internet-Media, quelli fruibili da un qualsiasi PC (Laptop, Desktop o Netbook, che costituiscono il cosiddetto mondo PC-centrico) e dai nuovi Tablet; escludendo quindi i Media fruiti attraverso telefoni cellulari, Smartphone e Connected Tv anche se basati su protocollo IP;
* Mobile-Media, quelli fruibili tramite Telefoni cellulari o Smartphone (il cosiddetto mondo Cellulare-centrico).

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]