Il gadget diventa verde


Nell’arco degli ultimi anni abbiamo assistito a un’accelerazione dello sviluppo industriale, che ha sicuramente migliorato le nostre condizioni di vita, senza tenere conto dell’efficienza produttiva e l’impatto ambientale. I risultati di tutto ciò sono oggi sotto gli occhi di tutti: montagne di rifiuti difficilmente smaltibili, inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo.
Tale scenario ci ha fatto rendere conto dell’importanza dello sviluppo sostenibile e ci ha fatto riflettere su tre principali argomenti:
– sostituzione delle fonti non rinnovabili di energia e materie prime con fonti rinnovabili;
– sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale;
– gestione integrata dei rifiuti (minimizzazione della loro generazione, progettazione di prodotti in base alla vita utile e al loro smaltimento, trasformazione di rifiuti in risorse).
Inoltre, la crisi economica ci ha portati a riflettere di più sul peso delle nostre azioni sia sull’ambiente che sui nostri risparmi.
I valori come l’eco-sostenibilità (l’attività umana che regola la propria pratica secondo assunti ecologisti nel quadro dello sviluppo sostenibile) e l’attenzione all’ecologia sono diventati argomenti di “Green Marketing”. Secondo studi recenti, sta ottenendo ampio consenso da parte delle grandi aziende che dimostrano una maggiore sensibilità verso i temi umanitari e i quelli legati al rispetto della natura.
Il Green Marketing serve a creare una “coscienza ecologica” e “un’immagine amica dell’ambiente”.
Tra gli strumenti utilizzati, i gadget diventano i protagonisti. Assumono un valore assolutamente nuovo di educazione, informazione e sensibilizzazione verso le tematiche di sostenibilità.
Al di là del gradevole aspetto estetico e del concetto di design, si trasformano in oggetti che permettono di risparmiare energia.
A New York ogni anno si tiene il “Greener Gadgets” (www.greenergadgets.com): un concorso di eco-designer.
È una competizione dedicata ai progettisti che si vogliono cimentare proprio nello sviluppo di gadget tecnologici a basso impatto ambientale. Nell’edizione di quest’anno fanno parte il “case” per computer in cartone, le veneziane con i pannelli solari integrati, il filtro che conteggia l’acqua utilizzata dalle utenze domestiche, la stampante a mano che al posto dell’inchiostro usa i fondi  di caffè e il casco da moto che sfrutta il vento attraverso una turbina per ricaricare una pila. Idee bizzarre o segnali importanti per la produzione della tecnologia del futuro? Il podio di “Greener Gadgets” ha premiato con la medaglia di bronzo “Indoor Drying Rack”, uno stendibiancheria riscaldabile che funge da asciugatrice; con la medaglia d’argento “Power – Hog”, un salvadanio di energia e con la medaglia d’oro “Tweet- a-Watt”, un programma che, tramite rete wirless collegata ai dispositivi elettrici, registra il consumo giornaliero di energia in KWH e lo annota sul tuo account Twitter. In questo modo possono nascere delle stimolanti gare con altri utenti per diminuire il consumo di energia elettrica.
Think green potrebbe essere il nuovo motto delle aziende, ma soprattutto talk green nell’ottica di un conversational marketing, dove parlare e ascoltare le esigenze dei propri consumatori rientra nelle attività principali delle aziende che puntano al soddisfacimento e alla fidelizzazione del proprio pubblico.
Da qualche anno si inizia a sentir parlare anche di “global warming”. Ognuno di noi, per lo stile di vita che conduce, è responsabile di emissioni di anidride carbonica che, nell’atmosfera, forma una barriera isolante attorno al Pianeta, impedendo la dispersione di calore e causandone il surriscaldamento.
Geniale è l’idea di “co2balance” che offre la possibilità, a tutti coloro che sono attenti al protocollo di Kyoto, di contribuire alla riduzione delle proprie emissioni di anidride carbonica. L’acquisto da parte delle aziende di 1 ton di aria pulita da regalare ai propri dipendenti o clienti è il “pacchetto verde” per ridurre l’impatto ambientale fino a neutralizzarlo completamente e diventare “carbon zero”.

Elenco dei materiali eco-compatibili:

MATER-BI
È un materiale rivoluzionario a base di amido di mais, di patate o di grano allo stato naturale ( non modificato geneticamente), riciclabile più volte senza che si deteriori; può essere bruciato senza che lasci residui mettalici e senza la formazione di materiali nocivi. MATER-BI è totalmente biodegradabile e diventa un agente fertilizzante per nuovi terreni coltivati dopo la loro concimazione ( 4 mesi per la totale degradazione). MATER-BI è conforme ai marchi ” OK COMPOST” e “COMPOSTABLE”.

BIOPLAST
È un materiale che deriva da materie prime vegetali, non inquinanti. Tale materiale si adatta perfettamente alla realizzazione di prodotti termoformati rigidi e iniettati. I prodotti realizzati con BIOPLAST sono biodegradabili e trasformabili in concime in conformità dello standard europeo EN13432.

BAMBOO
Ipoallergenico. Coltivazione 100% naturale senza l’utilizzo di pesticidi o fertilizzanti. 100% biodegradabile. Incredibilmente soffice e traspirante. Resistente e durevole.

COTONE ORGANICO
Il cotone coltivato in materia convenzionale occupa solo il 3 % dei terreni coltivabili, ma richiede l’impiego del 25% dei pesticidi chimici utilizzati in tutto il mondo. Il Cotone Organico è coltivato utilizzando fertilizzanti e pesticidi naturali. E’ biodegradabile. La lavorazione del Cotone Organico richiede un consumo minore di combustibil ed energie e richiede emissioni molto minori di gas naturali.

PRODOTTI RICICLATI
Qualsiasi prodotto, confezione o scarto, qualunque ne sia l’origine (industriale, terziaria, commerciale o famigliare) può essere riciclato invece di essere abbandonato in discariche o incenerito. I prodotti finiti parzialmente realizzati con questi materiali sono “prodotti riciclati”. Per essere considerato riciclato, un prodotto non deve necessariamente essere realizzato al 100% da materie prime secondarie. Carta, Pelle, Plastica.

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]