La fine della TV generalista?


Nel panorama mediatico attuale, l’aumento dei mezzi di comunicazione prodotti dalla rivoluzione digitale ha determinato una nuova redistribuzione dei consumi mediatici della popolazione italiana.
La televisione, che ha caratterizzato i nostri ultimi sessant’anni, seppure influenzata in modo rivoluzionario dall’innovazione del segnale digitale e dal processo di convergenza che ne è derivato, resta ancora il media più diffuso in assoluto e mantiene il suo ruolo di protagonista.
Infatti, la TV è un mezzo di facile accesso che informa, fa compagnia, educa, fornisce argomenti di conversazione e opportunità di evasione.
Ma il consumo televisivo ha subìto dei profondi mutamenti nel corso degli anni. Accanto alla televisione generalista, pubblica e commerciale, è nata la televisione specializzata, con i canali tematici e i prodotti interattivi.
Stiamo andando incontro a televisioni sempre più ‘verticali’, tematizzate e social, in cui l’esclusività dei contenuti diventa un elemento centrale. I “media di massa”, generalisti puri, lasciano spazio ai “media di nicchia”, canali specializzati per genere [documentari, musica, film, serie tv, news, sport, ecc.], per target [bambini, ragazzi, femminile etc.], per tema [storia, crimine, amore, ecc.] o per stile di vita.
Già nel biennio 2009-2010 i dati AGICOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – evidenziavano come il consumo televisivo avesse registrato una decisa flessione delle reti generaliste dei due operatori storici, Rai e Mediaset (dal 78,1% al 73,5%) a favore di un incremento degli ascolti generati dai nuovi canali specializzati, con un’audience cumulata superiore al 5%.
In chiaro o a pagamento, gli italiani sono sempre più attratti dai canali tematici a scapito di quelli classici legati alla televisione generalista del grande colosso Rai e delle offerte Mediaset [http://paytv.supermoney.eu/prodotti/mediaset-premium/]. Questo è quanto emerso da una ricerca realizzata dal nuovo marchio del Gruppo Publics, VivaKi Italia, per quel che riguarda gli ascolti televisivi.
Nel dettaglio, sui dati del mese di settembre del 2013, lo share sulle tv a pagamento ha raggiunto una percentuale pari a ben il 46% con forti rialzi rilevati in particolare per i canali di Sky presenti sulla piattaforma del digitale terrestre.
A giugno 2014 la tv non generalista supera il 42%[1] di share nel totale giorno, +4% sull’omologo 2013. Mattina e pomeriggio sono le fasce orarie con una maggiore concentrazione di share. Sono in crescita del +7% rispetto a un anno fa gli ascolti della prima serata” [http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=37589].
I canali specializzati sono il risultato di una segmentazione dei pubblici e sono la risposta ai telespettatori sempre più “individualisti”.
Il pubblico televisivo non è più vincolato dallo schermo della televisione tradizionale nel salotto di casa, ma è libero di scegliere altri schermi e altri luoghi, sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche.
Il modello televisivo generalista e lineare si evolve, così, verso forme non lineari e personalizzate, in cui i contenuti possono essere guardati attraverso molteplici apparecchiature, modalità e in diversi momenti della giornata.
Le offerte e i servizi delle TV generaliste tradizionali competono oggi con nuovi contenuti e nuove modalità di distribuzione. La digitalizzazione, infatti, ha permesso lo sviluppo di servizi web-based in grado di sconvolgere le regole sia del mercato televisivo, sia degli altri singoli mercati mediatici, gettando le basi per un unico mercato dei servizi di telecomunicazione e radio-televisivi.

[1] Del 42.4% di share complessivo registrato dalle tv non generaliste, il 36,4% appartiene ai canali del gruppo tv digitali (terrestri e satellitari, esclusi i canali Sky+Fox) che crescono complessivamente del +3% rispetto al giugno 2013. Rientra in questo gruppo anche il canale Dtt del gruppo Sky Cielo che ottiene l’1.3% di share nel totale giorno.
Il restante 6% di share appartiene al gruppo sat pay Sky+Fox che, grazie alle partite dei Mondiali di calcio, ha registrato un incremento di ascolti pari al +13% sul giugno 2013.

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]