L’azienda è ciò che comunica


Come qualsiasi entità ogni azienda, se esiste, non può non comunicare. Chi pensa di non comunicare, in realtà sta lanciando un messaggio ben preciso e, di fatto, sta comunicando. Per tale ragione è più opportuno farlo nel migliore dei modi.
Possiamo, così, individuare due tipologie di comunicazione: la comunicazione interna, che si svolge tra i soggetti appartenenti all’azienda (franchisor e franchisee, oppure franchisee e collaboratori); e la comunicazione esterna che si sviluppa tra l’impresa e i soggetti esterni ad essa (ad esempio i consumatori, i fornitori, i clienti, gli istituti di credito, i concorrenti, ecc).
Ogni azienda, che sia franchisor o franchisee, quindi, comunica in maniera bilaterale: verso l’esterno, per accrescere il proprio apprezzamento sul pubblico, e verso l’interno, per aumentare la percezione del proprio valore sui dipendenti e sui collaboratori.
Tutte le attività di comunicazione devono essere, però, integrate tra loro, affinché siano percepite all’interno e all’esterno dell’azienda come una somma di comunicazioni in sinergia. Per questo è fondamentale che l’azienda stabilisca il proprio piano di comunicazione per individuare cosa comunicare (temi su cui è necessario realizzare le iniziative di informazione), a chi (target – tipologia e numero anche approssimativo dei destinatari per scegliere il tipo di canali e strumenti da utilizzare), quando (l’arco di tempo ritenuto più opportuno per realizzare l’iniziativa) e dove (area geografica di azione).
La corporate identity, le campagne pubblicitarie istituzionali o di prodotto/servizio, le azioni promozionali, le operazioni di merchandising, le incentivazioni, le relazioni pubbliche, il direct marketing, la motivazione, il recruitment advertising sono tutte forme di comunicazione che devono essere coordinate e coerenti tra loro.
La comunicazione si realizza attraverso i mezzi che, nel vastissimo campo della pubblicità si distinguono in televisione, radio, giornali quotidiani, riviste, affissioni (manifesti e poster), mezzi dinamici, web e tutti i dispositivi di comunicazione interna ed esterna utilizzati dall’azienda (leaflet, depliant, brochure, cataloghi, coupon, inserti, newsletter, house organ, ecc.).
Anche gli interventi di comunicazione, di  motivazione sulle risorse umane, di formazione delle forze di vendita e gli eventi (meeting, fiere, manifestazioni, convegni, ecc.) sono momenti in cui l’azienda comunica.
Gli strumenti che permettono di realizzare le singole azioni di comunicazione sono potenzialmente infiniti, perché ogni pubblico e ogni area di attività evidenziano possibilità operative diverse.
In tutti questi casi, la percezione dell’immagine aziendale deve essere in grado di rappresentare al meglio i valori dell’azienda in tutti i suoi aspetti organizzativi, nella sua efficienza produttiva e nella qualità dei servizi o dei prodotti che offre.
Pertanto, l’immagine dell’azienda franchisor assume un’importanza fondamentale, in quanto è proprio uno degli elementi che il franchisee “compra” quando sottoscrive un contratto di franchising.

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]