Le APP di brand


L’apporto della tecnologia ha consentito alle aziende un maggior contatto con la clientela, senza vincoli di spazio e di tempo, attraverso strumenti che permettono la circolazione delle idee e che garantiscono un rapporto interattivo, multicanale e interpersonale.

Il marketing si fa “micro” e viene investito del difficile compito di instaurare un rapporto e un dialogo continuo con il consumatore, sempre più connesso al mondo digitale, sempre più “always-on”.

E’ necessario che gli strumenti di comunicazione creino, quindi, un alto livello di coinvolgimento, permettendo uno scambio bidirezionale, indispensabile per far nascere il dialogo e sviluppare un’esperienza di interazione sempre più ampia.

Così, ai nuovi comportamenti d’uso da parte dei consumatori, le aziende rispondono con lo sviluppo di nuovi servizi destinati alla tecnologia mobile (smartphone, tablet, palmari).

E’ il caso delle mobile APPlication, che interagiscono con i componenti del cellulare e l’utente che lo utilizza e permettono di ‘personalizzare’ lo smartphone, il tablet o i palmari in base alle esigenze e ai propri gusti. Inoltre, se ben fatte, riescono a trasmettere al consumatore un’esperienza importante con la marca, che diventa una sua alleata e consigliera quotidiana.

Il “cellulare”, letteralmente nelle mani del consumatore sempre e ovunque, rende possibile all’azienda di poter individuare tutte quelle funzionalità collegate alla portabilità, e di regalare ai suoi clienti, o potenziali tali, un servizio davvero utile e ben fatto.

Andersoon e Nilsson, affermano che il telefono ha la possibilità essere “il canale personale più adatto per relazioni interattive tra il brand e il consumatore” [ANDERSON A. NILSSON J., “Wireless advertising Effectiveness. Evaluation of an SMS Advertising Trial”, Master’s Thesis in marketing, Stockholm School of Economics, Stockholm.].

I nuovi strumenti tecnologici, così, permettono di portare con sè il proprio spazio di loyalty e fanno sì che siano i consumatori a includere i brand nei propri momenti di socializzazione e intrattenimento.

Tale progresso rende possibile alle aziende di catturare i consumatori in ogni momento e in ogni luogo, di conoscere a fondo il loro grado di percezione e di soddisfazione, per fornire il miglior servizio possibile e per ricevere in cambio la loro fidelizzazione.

Barilla, con l’APP “Ipasta”, ha realizzato un grande database di ricette per primi piatti, consultabile a partire dall’acquisto degli ingredienti, fino alla preparazione del piatto. C’è anche un dosa spaghetti che funziona con la fotocamera e una ricerca per regione e piatto tipico.

Piaggio Multimedia Platform permette di collegare il proprio smartphone allo scooter (due modelli, per il momento, X10 e Piaggio MP3 my 2013) tramite un dispositivo opzionale che è possibile montare sui mezzi.

Una volta connesso il device allo scooter, sarà possibile visualizzare quattro parametri per volta, come il tachimetro, il contagiri, il consumo istantaneo e medio, avere uno storico dei viaggi e confrontarli in parallelo con i parametri di funzionamento del motociclo. L’APP, inoltre, avverte l’utente se ha lasciato le frecce involontariamente accese, in caso si vada in riserva segnala i distributori più vicini, e, grazie al Gps, viene in aiuto al conducente se si dimentica dove ha parcheggiato.

Molto semplice, di poca rilevanza e senza alcun valore aggiunto rispetto al sito web, è l’APP della catena di supermercati CONAD. Questa riunisce, in modo piuttosto banale, servizi già disponibili sul sito: permette di avere news sul consorzio, sui punti vendita, sugli eventi e sui servizi; trova il supermercato più vicino con orari e giorni di chiusura/apertura. Per i possessori di Conad Card, è possibile visualizzare il saldo dei punti e l’estratto conto.

Un’idea poteva essere quella di dare la possibilità di compilare la lista della spesa in qualsiasi momento della giornata, salvarla e consultarla mentre si spinge il carrello, dando un’occhiata anche alle promozioni in corso.

Per natura l’uomo non è mai soddisfatto a sufficienza e questo vale anche per il cliente, il quale, una volta ottenuto ciò che desiderava già pensa a qualcosa di meglio. Ecco, quindi, la necessità di non fermarsi mai nei processi di miglioramento, perché la concorrenza potrebbe già essere al lavoro per offrire al mercato qualcosa di più.

 

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]