I social media: la rete e i suoi utenti


Il mondo della politica e quello del web si sono lentamente, ma inesorabilmente avvicinati negli ultimi anni, e se fino a qualche anno la presenza sul web era cosa secondaria, oggi questo strumento non può essere ignorato.
La diffusione sempre maggiore delle nuove tecnologie ha aumentato enormemente il numero di persone che quotidianamente usa internet, legge i blog, partecipa a discussioni on line sui più disparati temi e utilizza i social media per scambiare opinioni.
Seppure non con lo stesso peso dei mezzi tradizionali, internet dà a chiunque la possibilità di esprimere idee e valori individuali, stimolando e alimentando forme di comunicazione libera e spontanea, e abbattendo al contempo le barriere dell’identità sociale e della specifica concezione politica.
Si inizia così a parlare di collettività, di interazione tra le persone mediata dalla tecnologia, che permette di diffondere “opinioni pubbliche”. Le forme che queste “opinioni” assumono in Internet sono diverse a seconda del canale attraverso il quale sono veicolate. Tutti questi canali (i blog, i wiki, i podcasting) vengono raccolti sotto un unico termine ombrello di “social media”.
I social media nascono dal bisogno di partecipazione e di condivisione che la nostra società avverte in misura sempre crescente, dalla voglia di sperimentare, di diventare produttori di comunicazione e di non rimanere semplici fruitori passivi. Nascono per rivoluzionare dal basso il sistema di distribuzione dei contenuti mediali applicando non più una logica one-to-many, ma many-to-many.
Il senso di comunità e di aggregazione, la partecipazione aperta a tutti e priva di controlli, la spontaneità e la mancanza di organizzazione ne hanno decretato poi la definitiva ascesa. Ormai sono punti di riferimento nella rete, contenitori all’interno dei quali scambiare idee, elaborare proposte e diventare per la prima volta autori e protagonisti.
Ecco spiegata l’importanza dei social media: essi svolgono la stessa funzione dei leader d’opinione.
La Edelman, una delle più influenti agenzie di relazioni pubbliche indipendente a livello mondiale, ha da poco pubblicato una ricerca che descrive i lettori italiani dei blog: sono in prevalenza uomini, giovani e giovani-adulti che leggono quotidianamente notizie legate al mondo della tecnologia e della politica.
L’aspetto che colpisce è che l’audience dei blog non solo è influente, ma è anche “attiva”: l’88% di chi ha partecipato ad un evento pubblico negli ultimi 12 mesi legge i blog, così come il 66% di chi ha firmato una petizione.
Il 18% delle persone intervistate ha dichiarato di aver essersi reso parte attiva (scrivendo un articolo, telefonando, scrivendo a qualcuno o partecipando ad un evento pubblico o ad una manifestazione) dopo aver letto un blog. La percentuale sale al 38% se si considerano solo gli influencers.

Le modalità di dialogo
I dati appena riportati sembrano confermare una specie di rinnovato interesse in Italia per la “politica”, intesa in senso generale, e mostrano come i blog fungano da rilevante stimolo a compiere azioni di relazione e impatto sociale.
Internet diventa quindi un luogo importante all’interno del quale avviare una conversazione con gli utenti della rete, consci del fatto che il dialogo avviene in modo non lineare e seguendo modalità e regole non scritte, ma che vanno comunque osservate.

Gli obiettivi e la strategia di comunicazione via web
Obiettivo ultimo è quello di utilizzare la tecnologia per influenzare l’opinione pubblica ispirandosi al perception management, ovvero le eterogenee strategie di comunicazione a 360° utilizzate per modificare la percezione che “gli utenti” hanno di fatti, personaggi o prodotti.
Facebook, Wikio, Youtube e Flickr sono solo alcuni dei principali social media attraverso i quali diffondere contenuti appositamente realizzati, affinché si possa indirizzare le conversazioni e creare una comunità coesa, interessata al dibattito ed in grado di diventare parte attiva nel momento in cui un tema sia diventato di pubblico interesse.

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]